Rinvio pregiudiziale in Cassazione e in Corte di giustizia e disapplicazione di un atto amministrativo contrario al diritto UE. Il caso del d.m. paesi di origine sicura
Le renvoi prejudiciel à la Cour de cassation italienne et celui à la Cour de justice et l’inapplication des actes adiministratifs contraires au droit de l’UE. Le cas du décret ministériel concernant les Pays d’origine sûrs
The preliminary reference to the Italian Court of Cassation and the one to the Court of Justice and disapplication of an administrative act infringing EU Law. The case of the Ministerial Decree on Safe Countries of origin
Prendendo spunto dall’analisi di alcune recenti pronunce in tema di Paesi di origine sicura, il contributo si sofferma su due questioni concernenti il rapporto tra l’art. 267 TFUE e l’art. 363 bis c.p.c. e i poteri di disapplicazione del giudice ordinario di un atto amministrativo nazionale (i.e. il D.M. Paesi sicuri) contrastante con il diritto dell’Unione. Per quanto riguarda questa seconda questione, la vicenda oggetto della “saga” giurisprudenziale esposta nel contributo può essere osservata da due differenti prospettive. La prima, di diritto interno, guarda alla disapplicazione del D.M. quale concretizzazione del potere di disapplicazione del giudice ordinario di un atto amministrativo ex art. 5 dell’all. E della l. n. 2248/1865. La seconda, invece, evoca l’istituto della disapplicazione quale primo e fondamentale corollario del principio del primato del diritto dell’Unione europea.