L’articolo, dopo una breva introduzione circa la natura evolutiva del principio dell’effetto diretto, propone dieci argomenti sulla portata di detto principio nell’ordinamento UE. In un secondo momento, l’articolo, spostando il piano di studio da quello prettamente europeo a quello nazionale, mette in relazione l’effetto diretto con la dottrina della “doppia pregiudizialità” in Italia, oggi, sottolineandone i punti di forza e debolezza. Viene, infine, svolta una proposta centrata su un’interpretazione il più possibile conforme a logica e finalità dell’ordinamento UE, in particolare dell’effetto diretto.